Ratzinger torna a fare il Papa

Si sarebbe accontentato di essere «padre Benedetto», il Papa emerito che ha scelto di uscire di scena e di vivere da monaco di clausura tra studio e preghiera. Oggi Ratzinger, l'ex Pontefice timido e riservato, che non aveva la teatralità del suo predecessore Wojtyla e che non suscitava la simpatia dell'attuale Bergoglio, decide di rompere il silenzio e di parlare. Sceglie di farlo con un giornalista conterraneo, il tedesco Joerg Bremner, forse per avere più controllo, per dosare parole e frasi perché sa che ogni sillaba verrà pesata e analizzata, esaminata e controllata.

Si tratta sempre di un evento dirompente nella storia del Pontificato: mai si era assistito a una staffetta papale come questa. Papa Francesco lo aveva annunciato che il suo Pontificato sarebbe stato breve, ma nessuno avrebbe immaginato uno sviluppo tanto clamoroso. A conforto del rapporto solidale tra i due Papi, è stato scelto per la Cerimonia, che si terrà sul sagrato di Piazza San Pietro, il cantautore Angelo Branduardi, che rappresenta un anello di congiunzione tra la nota cultura musicale del papa tedesco, e la devozione di Bergoglio per il Santo di Assisi. Infatti il concerto in Piazza San Pietro sarà interamente dedicato all'Infinitamente piccolo" a suggello di questa inedita staffetta papale che ha sorpreso proprio tutti, anche se in effetti si avvertiva da qualche giorno uno strano movimento nelle stanze vaticane, voci sommese di corridoio, bisbigli, frasi allusive, ma nessuno osava manco pensare che si arrivasse a questa soluzione.

Il cantautore lombardo (attualmente impegnato in Francia nel suo Tour),interpellato dalla Stampa ha voluto subito chiarire: "Non vogliamo fare concorrenza al concertone del Primo maggio, ma a questo evento non potevo certo defilarmi e per me è un onore suonare davanti a due papi. Credo non sia capitato nemmeno a Giuseppe Cionfoli [il Padre Cappuccino che spopolò a San Remo e recentemente a L'Isola Dei Famosi - n.d.r.], e Suor Cristina già mi ha mandato un messaggio su WhatsApp per congratularsi con me!"

Nonostante la prudenza, appaiono lontane le posizioni del «progressista» Bergoglio e quelle del più conservatore Ratzinger. Che, dopo pochi mesi dal suo addio, pare aver ritrovato la forza e la voglia di dire la sua. A 87 anni l'ex Pontefice si muove senza bastone nella sua casa, la Mater Ecclesiae in Vaticano. Ai piedi non ha più le scarpette rosse, segno della dignità papale, ma un paio di sandali di cuoio con calzini che ricordano tanto un turista a passeggio per la capitale. Lontano dagli impegni del papato, Ratzinger è ringiovanito. I suoi occhi brillano e le sue risposte sono pronte e precise. Poi, al momento dei saluti, Benedetto mostra medaglie e ricordi del pontificato; «può tenerli, se vuole. Ma purché non si alimenti così il culto della personalità», scherza, con umorismo tedesco e prima di tornare al suo silenzio, di tornare a essere solo padre Benedetto, «Vater Benedikt» come sognava. «Ma ero troppo debole e stanco» per riuscire a imporsi. Ecco: nessuno strano complotto dietro alla rinuncia di Benedetto. Ma - ci fa capire - la più umana delle ragioni: la stanchezza.