Domenica e lunedì (Emi 1994)

           
                    
1. Domenica e Lunedì
2. Fou de love
3. Giovanna d'Arco
4. Le dodici lune
5. La ragazza e l'eremita
6. La donna della sera
7. I Santi
8. Il trionfo di Bacco e Arianna
9. C'è una sala in Paradiso
10. Tenera nemica
11. Un angolo del cielo

 
 

Domenica e lunedì
( Luisa Zappa - Angelo Branduardi )

No, non perdetelo il tempo ragazzi,
non è poi tanto quanto si crede;
date anche molto a chi ve lo chiede,
dopo domenica è lunedì.
Vanno le nuvole coi giorni di ieri,
guardale bene e saprai chi eri;
lasciala andare la gioia che hai,
un giorno forse la ritroverai.
Camminano le ore,
non si fermano i minuti;
se ne va,
è la vita che se ne va;
se ne va,
di domani nessuno lo sa.
Dopo domenica è lunedì.
No, non perdiamolo il tempo ragazzi,
non è poi tanto quanto pensate;
dopo l’inverno arriva l’estate
e di domani nessuno lo sa.
Camminano le ore,
non si fermano i minuti;
se ne va,
è la vita che se ne va;
se ne va,
dura solo il tempo di un gioco;
se ne va,
non sprecatela in sogni da poco;
se ne va,
di domani nessuno lo sa.
Non si fermano i minuti,
dopo domenica è lunedì.
Camminano le ore
Ed il tempo se ne va;
non si fermano i minuti,
di domani nessuno lo sa.
Dopo domenica è lunedì.
No, non perdetelo il tempo ragazzi,
non è poi tanto quanto si crede;
non è da tutti catturare la vita,
non disprezzate chi non ce la fa.
Vanno le nuvole coi giorni di ieri,
guardale bene e saprai chi eri;
è così fragile la giovinezza,
non consumatela nella tristezza.
Dopo domenica è lunedì…                                                                                          
 


Fou de love
( Pasquale Panella - Angelo Branduardi )

Sangre
loviente in core.
Amai ma
Come moro non vivrò mai.
Loviente sangre
mit you por sempre
e tu non pienze a me
T’amo
più tuo son io
che de moi
son perdido e chiedo di me
a les tue braccia
a los tus besos
now che sarà de mi
Aulentina
tu non vivi per moi
Tiranna mia
tu non vivi per me
I fou de love
appriesse a te
Amor che a me me fas le feu, la glace, plaisir, dolor
co ch’el vols
Tiranna mia
despotista tu si’
Tiranna mia
planto e riso y desir
I fou de love
appriesse a te
Amor che a me me fas le feu, la glace, plaisir, dolor
e scioglie el sangre
loviente in core
rossiente por ti
Vurrìa vurrìa
ma primma ‘e murì
Vida de erotica ambicion
e moratoria de l’amour
e di esiziale inquisicion
tiranna mia
Ça ira
Sangre
loviente in core
io basio
las palabras coi labbri miei
e più ti bramo
si el tuo bel labbro
palabra non è
Galantina
tu non vivi por mi
Tiranna mia
tu non viv per me
I fou de love
apriesse a te
Amor che a me me fas le feu, la glace, plaisir, dolor
co ch’el vols
Tiranna mia
despotista tu si’
Tiranna mia
planto e riso y desir
I fou de love
appriesse a te
Amor che a me me fas le feu, la glace, plaisir, dolor
e scioglie el sangre
loviente in core
morir je vurria
d’amour con ti
ma primm' ‘e murì
I fou de love
Tiranna tu sì'
Sangriente love
in core por ti                  
 
                                                                                              


Giovanna d'Arco
( Paola Pallottino - Angelo Branduardi)

L’Angelo Michele, primo, ti parlò,
la seconda voce fu di Margherita,
quando Caterina, infine, ti chiamò
scese un’ombra d’oro sopra la tua vita.
Non ascoltare, aspetta
non ascoltare più,
piede che sfiora l’erba
più non ritornerà,
ma la tua gola ride:
solo mon Dieu, mon Roi.
Cantano le voci chiuse dentro te :
“Una contadina darà il trono a un re!”
Una spada, un elmo ed un cavallo avrai,
i capelli a ciocche taglierai leggera,
poi tutta di ferro ti rivestirai
sui fianchi di giglio, sulla croce nera.
Il fumo, il sangue, il fango
l’alba li accenderà,
al fuoco, al fuoco, brucia!
Che cosa brucerà?
Il bosco sta bruciando,
brucia la verità.
Cantano feroci chiuse dentro te:
“Una contadina ha dato il trono a un re!”                                                        
 
 


Le dodici lune
( Luisa Zappa - Angelo Branduardi )

La luna del ghiaccio
la luna dei fantasmi,
la luna calda del sole che ritorna.
La luna dei fiori
la luna dei germogli
la luna gialla del grano che matura.
La luna del riso
la luna del raccolto
la luna bianca del volo degli uccelli.
La luna grande
la luna delle foglie
la piccola luna del sole che muore.
E la pioggia goccia a goccia
consuma la roccia;
così, notte dopo notte
le dodici lune.                                                                                                              
 



La ragazza e l'eremita
( Paola Pallottino - Angelo Branduardi )

La ragazza è molto bella
e cammina ad occhi bassi,
l’eremita canta il Gloria
per le pietre e per i sassi.
La ragazza ha un coltello
e di lacrime lo bagna,
l’eremita parla ai lupi
chiusi dentro alla montagna.
La ragazza ha i piedi nudi
e l’ortica li ha tagliati,
l’eremita sul rosario
conta i giorni ritrovati.
La ragazza è sulla riva
e si pettina i capelli,
l’eremita beve l’acqua
del dolore nei ruscelli.
La ragazza si addormenta
per sognare il primo amore, l’antico amore;
l’eremita prende un sasso
e si batte forte il cuore, rintocca il cuore
ma il cielo resta muto.
La ragazza è tutta bianca
sotto il cielo che s’abbruna,
l’eremita sul suo corpo
coglie il fiore della luna.
La ragazza grida un nome
e si sveglia all’improvviso, lo guarda in viso;
l’eremita non risponde,
lentamente china il capo, nasconde il viso
e il cielo si fa scuro.
La ragazza apre il coltello
e lo affonda dentro il petto,
l’eremita coglie spighe
e le scioglie sul suo letto.
La ragazza vola in cielo
sulla nuvola più chiara,
l’eremita accende un fuoco
e la fiamma la rischiara.
Ma la pioggia spegne il fuoco
nella notte fredda e nera,
l’eremita sotto il cielo
grida forte una preghiera.                                                                                       
 
 

La donna della sera
( Roberto Vecchioni - Angelo Branduardi)

Una tua ruga
bella di stanchezza
di più m’intriga
della giovinezza.
Il seno che pende di più mi dà
dei seni ritti di ben altra età.
Io mi addormento
sopra il tuo sedere
memoria e vanto
di battaglie vere.
Meglio la tua pelle, arata a terra
di quella liscia di una giovincella.
C’è nell’inverno tuo
quel che l’estate non ha;
caldo l’autunno tuo
più dell’altrui primavera.
Tutto quel gran mare di gioventù
non vale il letto che prepari tu.
Silenzio ed ombra
mettimi nel cuore
con le tue labbra
che ci sanno fare.
Meglio le tue grasse cosce di pane
dei giunchi acerbi delle ragazzine.
C’è nell’inverno tuo
quel che l’estate non ha;
caldo l’autunno tuo
più dell’altrui primavera.
Tutto quel gran mare di gioventù
non vale il letto che riscaldi tu.
Vince il tuo inverno
sulla primavera.
Ogni tuo segno
è una mia bandiera.
Vince la rosa
che mi mostri intera
su quella chiusa
prima della sera.                                                                                                       
 


I Santi
( Luisa Zappa - Angelo Branduardi )

E camminando e camminando
stanno arrivando, stanno arrivando.
E camminando, e camminando
stanno cantando, stanno cantando.
E camminando, e camminando
stanno gridando, stanno gridando.
Ora le stelle stanno cadendo,
le nostre mura stanno tremando,
e camminando e camminando
a piedi nudi ballano i Santi…
Trombe e tamburi ballano i Santi….
A braccia alzate ballano i Santi…
Marciando lenti ballano i Santi…                                                                         
 
 
Dai 'Canti carnascialeschi' 
(Lorenzo De Medici detto Il Magnifico - Angelo Branduardi)

Quest’è Bacco e Arianna
belli e l’un dell’altro ardenti:
perché il tempo fugge e inganna,
sempre insieme stan contenti.
Queste ninfe ed altre genti
sono allegre tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.
Questi lieti satiretti
delle ninfe innamorati,
per caverne e per boschetti
han loro posto cento agguati;
or, da Bacco riscaldati,
ballan, saltan tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.
Queste ninfe anche hanno caro
da lor essere ingannate;
non può fare a amor riparo
se non gente rozze e ingrate;
ora, insieme mescolate,
suonan, cantan tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.
Mida vien dietro a costoro:
ciò che tocca or diventa.
E, che giova aver tesoro,
s’altri poi non si contenta?
Che dolcezza vuoi che senta
chi ha sete tuttavia?
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.
Donne e giovinetti amanti,
viva Bacco e viva Amore!
Ciascun suoni, balli e canti!
Arda di dolcezza il core!
Non fatica! Non dolore!
Ciò c’ha a esser, convien sia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.
Quant’è bella giovinezza
che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.                                       
 
                                             

C'è una sala in Paradiso
( Eugenio Finardi - Angelo Branduardi )

C’è una sala in paradiso
dove aspettano le anime,
senza spazio e senza tempo
in attesa del momento
di entrare dolcemente
nella vita che le attende,
nel futuro così oscuro
sotto il cielo così chiaro.
Nell’istante più importante,
sulla soglia della vita,
ogni spirito è diviso
e si deve ritrovare.
E quell’urlo in cui si è nati
è già il nome da cercare
per poi essere completi
ed insieme camminare.
C’è chi si cerca invano
e chi non cerca più,
c’è chi guarda così lontano
che oramai non vede più.
Ti ho cercata in un’immagine,
ti ho trovata accanto a me,
uno specchio così fragile
di ciò che ho dentro me.
In un tempo senza tempo,
il mio tempo insieme a te.                                                                                     



Tenera nemica
( Luisa Zappa - Angelo Branduardi )

Figlia, mia cara
come sabbia al sole
sei d’oro…
Tu, figlia
piccola mia luna
misteriosa per me…
Sorrisi
ed improvvise lacrime
Silenzi
e sguardi ostinati e allegria
Mia cara,
prendi le mie ali e vola
lontano da me.
Figlia, mia cara
prepotente e fragile
sei mia…
Tu, figlia
tenera nemica
sconosciuta per me…
Mi parli…
Fiumi di parole e poi
segreti
e sogni speranze e timori
Mia cara,
prendi le mie ali e vola
lontano da me.
Ti guardo…
Come mi assomigli,
la rabbia
la mia stesa malinconia
Mia cara,
prendi le mie ali e vola
lontano da me.                                                                                                        
( Luisa Zappa - Angelo Branduardi )

Nebbia
l’alba
le nuvole
il vento
un piccolo uomo in un angolo del cielo…
Terra
acqua
il mare
il tempo
il sole caldo rosso splendore…
Silenzio
immenso
oscurità
un piccolo uomo in un angolo del cielo…

 

                                                 
                                       
 

 

 

 

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